La Torre e Castello Talamo-Atenolfi di Castelnuovo Cilento

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La Torre angioina e il Castello Medievale Talamo – Antenolfi di Castenuovo Cilento sono una delle principali attrazioni del borgo cilentano, insieme alle opere di Guerino Galzerano. Le due fortezze le ritroviamo nella parte più alta dell’abitato e dominano tutta la valle di Elea.

Storia del Castello di Castelnuovo Cilento

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Le prime notizie sul Castello Medievale Talamo-Atenolfi di Castelnuovo Cilento risalgono all’anno 1.255. Solo nel 1.269 il castello ha assunto le sembianze che vediamo oggi quando Guido D’Alemagna (Guy d’Allemagne) ha fatto costruire la Torre angioina. Guido D’Alemagna era un cavaliere francese al seguito di Carlo D’Angiò che ottenne il feudo di Castelnuovo. Con la morte del cavaliere, il feudo e il relativo castello, sono passati da mano in mano a diversi feudatari. Solo nel 1.724 il castello è della famiglia Talamo-Atenolfi, tutt’ora proprietaria.

Il Castello, oltre alla Torre cilindrica, presenta altre due torri di forma quadrata. L’ingresso al castello lo troviamo nella parte alta della collina e non alla base, per proteggere maggiormente l’accesso.

La Torre angioina di Castelnuovo Cilento

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Posizionata su una collina che affaccia su tutta la valle di Velia, la Torre Angioina di Castelnuovo Cilento rappresentava un punto di controllo sulle vie d’accesso nel Cilento. Insieme alla Torre di Velia e alla Torre di Novi Velia, Castelnuovo rappresenta un punto strategico per monitorare tutto quello succede sulla valle di Velia.

La Torre di Castelnuovo Cilento, una sentinella sul Cilento

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La torre di Castelnuovo Cilento è molto simile a quella di Velia, anche se più piccola. Entrambe evidenziano le caratteristiche dell’architettura difensiva angioina, con la sovrapposizione di un tronco di cono su un cilindro.

La torre, occupando il punto più alto dell’abitato, stabiliva comunicazioni visive con la Torre di Velia e quella di Novi Velia. Legenda narra che le comunicazioni tra le tre torri non siano state solo visive ma che esistessero dei cunicoli sotterranei che collegavano le tre torri che affacciano sulla Valle di Velia.

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