I murales di Pisciotta: l’arte di Milu Correch colora il borgo

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murales rodio di milu correch
murales rodio di milu correch

Nel Cilento il borgo di Pisciotta, nell’ambito del progetto Pisciotta Borgo Vivo, a ottobre 2025 si è arricchito con tre spettacolari interventi d’arte urbana a Pisciotta, Marina di Pisciotta e Rodio firmati dall’artista argentina Milu Correch .
L’iniziativa, realizzata grazie all’Associazione Incipit di Antonio Oriente, s’inserisce nella misura “Pisciotta tra terra e acqua”, che vede nell’arte urbana uno strumento di dialogo tra passato e presente, tra comunità e territorio.

Le opere e i luoghi di Pisciotta

I tre murales di Pisciotta raccontano storie semplici legate alla comunità pisciottana, ma che allo stesso tempo acquistano un significato universale trasmettendo messaggi legati alla generosità, ai legami autentici, alle tradizioni che uniscono e allo stesso tempo rendono peculiari i borghi del territorio.
Tre racconti per immagini, tre storie differenti, tre storie che parlano del territorio con l’obiettivo di riqualificare il territorio: Alma, Menaica e Rosa.

Alma a Pisciotta: l’omaggio alle nutrici

5_Milu Correch_Alma_Pisciotta_ph Donato Bianco

Foto di Donato Bianco

Il murale, realizzato a Pisciotta in Via Salerno, rende omaggio alle nutrici del luogo e più in generale a quelle donne che, nella civiltà contadina degli anni ’50 e ’60, si prestavano ad allattare i figli di altre madri generando i cosiddetti “fratelli di latte”. Un gesto di grande generosità e solidarietà che diventa simbolo universale di amore, cura e legame profondo tra madre e figlio. A breve sarà installato anche un QR code grazie al quale sarà possibile ascoltare ninne nanne di diversi luoghi del Sud del mondo.

Menaica a Marina di Pisciotta: le tradizioni del territorio

Al porto di Marina di Pisciotta, l’artista argentina ha raffigurato uno dei punti di forza del territorio: la pesca delle alici di menaica che sottolinea il rapporto col mare ma anche questa antica tradizione che unisce gli abitanti del borgo intorno al mare.

Rosinella a Rodio: le relazioni comunitarie

murales rodio di milu correch

A Rodio, nei pressi di Palazzo Landulfo, è stata raffigurata la signora Rosinella, una figura amatissima e ricordata con affetto da tutta la comunità. Simbolo di gentilezza e di amicizia, ma anche di quei legami umani e affettivi che si costruiscono nei piccoli centri abitanti.

L’arte di Milu Correch

La giovane Milu Correch vive e lavora tra l’Europa e Buenos Aires. Ha iniziato a dipingere nel 2011 a Buenos Aires e dopo un periodo formativo con gli artisti Emy Mariani e Lean Frizzera, ha sviluppato uno suo stile ricco di riferimenti mitologici, letterari e sociali.
Nel 2013 ha realizzato a Toledo una raffigurazione di Dulcinea del Toboso (ispirata al Don Chisciotte), alta circa 20 metri, tuttora la più grande rappresentazione di Dulcinea al mondo. Ha partecipato a importanti progetti e festival di arte urbana, tra cui CURA a Belo Horizonte (Brasile), dove ha dipinto uno dei murales più alti dell’America Latina (1.750 m²).

dulcinea di milu correch
Le sue opere, caratterizzate da una poetica figurativa di forte impatto visivo, fondono mitologia e iconografia classica con riferimenti alla cultura latino-americana e a narrazioni contemporanee e affrontano temi come il potere femminile e il rapporto uomo-natura.
Artista versatile e sensibile, Milu è nota per la profondità espressiva delle sue opere, ma anche per la sua straordinaria capacità di realizzare in tempi brevi interventi di grande formato, perfettamente adattati agli spazi urbani e paesaggistici in cui si inseriscono.

L’associazione Incipit a Pisciotta

L’Associazione Incipit, attiva da oltre dieci anni su tutto il territorio cilentano, è impegnata nella valorizzazione dei borghi attraverso progetti culturali, artistici e sociali che coniugano memoria, identità e innovazione.
A Pisciotta, nell’ambito del progetto Pisciotta Borgo Vivo, l’Associazione ha curato la mostra collettiva Futuro Arcaico (dicembre 2024/febbraio 2025) a Palazzo Landulfo di Rodio e si propone di realizzare, nella primavera 2026, sempre nella stessa location, la mostra di Silvia Camporesi e Franco Arminio: un dialogo inedito tra fotografia e letteratura.

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