Vallo della Lucania

Vallo della Lucania, cosa fare e vedere nel principale centro cilentano

Vallo della Lucania è uno dei principali comuni del Cilento. Distante 13 km da Ascea e Casal Velino, è delineato a est e ovest dai monti Gelbison e Stella. In questo centro cittadino, con più di 8.000 abitanti, sono presenti numerosi servizi utili anche ai paesi limitrofi: scuole secondarie di II grado, l’Ospedale San Luca, il Tribunale, il Cineteatro “La Provvidenza”, il Teatro “Leo De Berardinis”, esercizi commerciali, supermercati e il mercato che si tiene ogni domenica. Vallo, inoltre, è la sede del vescovato e del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.

Dove si trova Vallo della Lucania

vallo della lucania_panorama_CCVallo della Lucania si trova nel Cilento meridionale e dista circa un’ora da Salerno e due da Napoli; è vicina alla principali mete balneari della costiera come Ascea, Casal Velino, Pioppi, Paestum ma anche a Novi Velia e, quindi, al Monte Sacro su cui sorge il Santuario della Madonna del Monte.
Una visita a Vallo della Lucania è d’obbligo per scoprire la sua storia, la Cattedrale di San Pantaleone (patrono della diocesi vallese) e tanti altri luoghi. Ma prima di scoprire Vallo della Lucania, voglio svelarvi alcune curiosità e aneddoti che riguardano questa cittadina.

Cenni storici e curiosità

1 – I cornuti e la toponimia vallese

Secondo lo storico Giuseppe Maiese l’antico nome della città era Castro Cornutom e i suoi abitanti erano denominati, perciò, “cornuti”. I fondatori della città provenivano da Cornutum, una città della Dalmazia. Nel ‘700 il nome divenne Vallo di Novi e poi solo Vallo. Il suffisso -della Lucania è stato aggiunto in seguito all’Unità d’Italia.

2 – Lavorazione di seta e cuoio

Nel corso del XVIII secolo la città raggiunse la prosperità grazie alla lavorazione della seta e del cuoio. Con queste attività e con l’istituzione del mercato, Vallo divenne un centro ricchissimo, e poté salvarsi dalle varie carestie che si susseguirono in quel secolo.

3 – Il ruolo del clero

Grazie al clero, alla fine del ‘700, assunse il ruolo di fiorente centro culturale, con la fondazione di scuole di teologia, filosofia e grammatica.  Nel 1809 furono istituite le scuole pubbliche;  nel 1850 fu inaugurato il tribunale circondariale e l’anno successivo vi si stabilì l’omonima diocesi.

4 – Vallo e i moti rivoluzionari

A partire dai moti del 1820-21, fino all’epopea garibaldina, Vallo della Lucania rappresentò l’anima e il centro propulsore di ogni iniziativa patriottica e rivoluzionaria.

5 – Città di Vallo della Lucania

Vallo della Lucania è stata insignita del titolo di città con un decreto del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

6 – Vallo sede televisiva e calcistica

A Vallo sono presenti le sedi di media locali storici della zona:  SET Tv e la Tv di Gwendalina.
In città c’è anche lo Stadio Morra dove si svolgono gli allenamenti della squadra di calcio Gelbison. Nata nel 1956, è stata promossa in serie C nella stagione calcistica 2021-2022.

Squadra Gelbison_Sito Gelbison

Fonte: sito Gelbison

Cosa vedere a Vallo della Lucania

Vallo della Lucania è ricca di posti da vedere: dalla Cattedrale di San Pantaleone al Museo Civico Diocesano senza tralasciare la centrale Piazza Vittorio Emanuele II, il Rione Spio e il centro storico.
Non ultima anche un’opera moderna che genera sempre curiosità: la statua di Rabarama, ma anche la Chiesa della Madonna delle Grazie e la Cappella del Crocifisso.
Luoghi storici, artistici e culturali assolutamente da non perdere per conoscere a fondo questa cittadina.

Centro storico Vallo della Lucania


Il centro storico di Vallo della Lucania è una gemma nascosta nel cuore della città. Spesso poco considerato a discapito dei servizi e dei luoghi della movida, il centro di Vallo merita una passeggiate. Le stradine del centro storico, costellate di sanpietrini, caratterizzano la parte “vecchia” del paese. I visitatori, così, passano davanti a pezzi di storia della città come la Cattedrale di San Pantaleone, lo Spio e la Fontana dei Quattro Leoni nella Piazza dei Martiri.

Fontana dei 4 Leoni

La Fontana dei 4 Leoni si trova in Piazza dei Martiri ed è uno dei luoghi più rappresentativi di Vallo della Lucania.
Posizionata all’interno dei giardini, ampliati nel 1846, la fontana delle quattro sfingi leonine sorse dopo il 1849. Il suo intento è quello di commemorare i martiri della rivolta del 1828.
Oltre ai riferimenti storici, i cosiddetti “giardini” sono luogo d’incontro e socializzazione.

Cattedrale San Pantaleone

Cattedrale San Pantaleone_Vallo della Lucania

La Cattedrale di Vallo, dedicata a San Pantaleone di Nicomedia, è nel cuore del centro storico.
Costruita tra il 1700 e il 1736, questo luogo di culto fu innalzato a cattedrale nel 1851.
La chiesa ha una navata centrale con transetto e due cappelle laterali a sinistra e a destra. Inoltre, in direzione del transetto, si erge una cupola che all’esterno è rivestita di maioliche a piastrelle ed è ben visibile da vari punti della città ed anche da alcuni paesi limitrofi.


Le opere d’arte della Cattedrale di San Pantaleone

Entrare nella Cattedrale di Vallo significa fare un viaggio alla scoperta di interessanti opere d’arte. Innanzitutto l’organo a canne sul portale centrale, costruito nel 1784 dai fratelli Carelli, ma anche il dipinto di Giuseppe De Mattia che raffigura San Pantaleo che sana il cieco.
Nella cappella di sinistra, detta Cappella di San Pantaleone, c’è il busto d’argento del Santo e anche un dipinto del maestro Stefano Trapanese: Conversione di San Pantaleone. Gli amanti dello stile caravaggesco non possono restare indifferenti dinanzi a quest’opera meravigliosa.

Conversione S. Pantaleone_Cattedrale Vallo Della Lucania
Invece, nella cappella di destra, la Sala dei Canonici, sono presenti un trono ligneo con l’effigie della Madonna del Rosario e un crocifisso ligneo del 1500. Ma anche altre d’opere d’arte meritano di essere ammirate. Su tutte spicca l’Arcangelo Michele di Andrea De Hippolytis, allievo di Francesco Solimene.

Museo Diocesano di Vallo della Lucania

Sala Museo Dioces_Museo Dioces VAllo_fb

Il Museo Diocesano di Vallo della Lucania è un importante punto di riferimento per la cultura e la storia della città e della diocesi. Situato all’interno del Seminario, il Museo è una struttura dinamica che spesso ospita opere in restauro o in esposizione, pertanto risulta difficile parlare di vere e proprie “collezioni”. Nonostante ciò possiamo dire che si suddivide in tre tipologie di esposizione: i polittici, i dipinti, le statue (anche se non sono molte) e l’oggettistica sacra. Troviamo anche paramenti liturgici che coprono due secoli (1600/1800).

Il Tribunale

Il Tribunale di Vallo della Lucania ha una storia antica e travagliata.
Nacque nel 1808 per volere di Gioacchino Murat. Fu soppresso nel ventennio fascista e rispristinato nel 1944. Dal punto di vista giuridico è un punto di riferimento per tutto il territorio cilentano ad eccezione dell’area saprese che appartiene al Tribunale di Lagonegro.

Palazzo Mainenti, sede Parco del Cilento

Dal 2014 la sede del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano è Palazzo Mainenti.
La famiglia Mainenti ha ceduto la struttura al Parco che ha provveduto alla sua ristrutturazione. Palazzo Mainenti, infatti, è uno dei più importanti palazzi signorili del Cilento. I soffitti decorati e i dipinti parietali, impreziositi da cornici e decorazioni in stucco, gli infissi interni ed esterni e i pavimenti decorati dei primi anni del ‘900 sono stati riportati all’antico splendore.

Piazza Vittorio Emanuele II

Piazza Vittorio Emanuele II_Vallo della Lucania

Il cuore di Vallo è senza dubbio la centrale Piazza Vittorio Emanuele. Oggetto di restauro nel 2015, è luogo d’incontro, di socializzazione oltre ad essere lo scenario in cui si svolgono feste e/o concerti.
La piazza è una delle più grandi del Cilento. Ospita il Monumento ai Caduti, il caratteristico porticato, la fontana con il suo zampillo e un percorso arricchito da alberi.

Statua Rabarama

Nel centro di Vallo, in Piazza Vittorio Emanuele II, dal 2015 è possibile ammirare Leud, l’opera di Paola Epifani, in arte Rabarama.
La scultura, realizzata in marmo bianco, rappresenta l’abbraccio tra due persone. Essa, infatti, secondo i criteri del concorso indetto dal comune vallese doveva far pensare “alla fratellanza, al senso di Comunità di un popolo che nasce dall’Incontro di persone che nel rispetto e nell’accettazione delle diversità, agiscono gli uni verso gli altri, gli uni per gli altri. Tale valore universale genera pace, libertà, solidarietà, lavoro comune nella costruzione del Bene Comune”.

Chiesa Madonna delle Grazie

Risalente alla fine del ‘400, questa chiesa fu donata ai Padri Domenicani di Napoli che vi istituirono il loro convento soppresso nel 1809 dal governo francese.
Tre navate e un soffitto a cassettoni, questa chiesa ospita numerose opere d’arte come, ad esempio, la statua della Madonna col Bambino di (probabilmente) Giovanni da Nola e un polittico attribuito ad Andrea da Salerno.

Chiesa San Nicola – Rione Spio

La Chiesa di San Nicola si trova nel Rione Spio, una località molto cara ai vallesi. Qui ogni anno, il 6 dicembre, si svolgono i festeggiamenti in onore di San Nicola e si accende anche il tradizionale falò.
L’edificio a una sola navata con soffitto ligneo è stato restaurato nel 2019. I lavori realizzati hanno ridato splendore all’antico pavimento, ai fregi e ai capitelli. La sagrestia è stata ristrutturata e il mobilio antico restaurato.

Cosa fare a Vallo della Lucania

Vallo della Lucania, dunque, non è solo la cittadina in cui sono presenti i servizi utilizzati dalla gran parte deli paesi limitrofi, ma è anche un centro artistico e culturale da scoprire. Per questo vi sono tante attività che si possono fare e che incontrano le esigenze di tutti.

Visita alle Chiese vallesi

Come già sottolineato, la Cattedrale di San Pantaleo, ma anche le altre chiese vallesi sono scrigni ricchi di opere d’arte. Una visita a questi luoghi di culto è, quindi, d’obbligo non solo per gli amanti dell’arte ma anche per quanti amano scoprire i tesori che hanno nel proprio territorio. Merita di essere conosciuta anche la Cappella del Crocifisso, una piccola struttura in Piazza Vittorio Emanuele II che vanta un meraviglioso crocifisso ligneo del 1712 di Giacomo Colombo.

Visita al Museo Diocesano di Vallo della Lucania

Consiglio di visitare il Museo Diocesano a chi desidera approfondire la conoscenza dell’arte sacra locale e della storia religiosa della zona. La struttura è aperta al pubblico tutte le mattine ad eccezione della domenica ed è facilmente raggiungibile sia in auto che con i mezzi pubblici.

Cinetreatro “La Provvidenza”

Una serata a teatro o al cinema è possibile, a Vallo, grazie alle due strutture presenti nella cittadina. Entrambi in posizioni centrali, sono nate grazie all’interesse del Vescovo (La Provvidenza) e del Comune (De Berardinis).
Il Cineteatro “La Provvidenza” è stato inaugurato nel 1998 insieme alle case canoniche per i sacerdoti, il ristorante “Il Sinodo” e la Mensa “Divina Provvidenza”.
Dotata di quasi 500 posti, questa sala funge da cinema e da teatro. Nel corso delle stagioni teatrali ha ospitato personaggi illustri del mondo della cultura e dello spettacolo.

Teatro “Leo De Berardinis”

Inaugurato nel 2015, il teatro comunale è dedicato a “Leo De Berardinis”, uno dei più grandi attori e registi teatrali del ‘900 che per puro caso nacque a Gioi Cilento.
Dotata di 530 posti a sedere ospita numerosi spettacoli teatrali e musicali.

Rareche – Mercato rurale

Rareche Vallo_pag Fb Rareche

Fonte: pagina Facebook Rareche

Una passeggiata nel mercato Rareche è un’ottima occasione per chi ama mangiare genuino. Un’opportunità per conoscere, acquistare e assaggiare le eccellenze degli artigiani e dei produttori locali.
Spesso Rareche è anche una divertente occasione per i bambini per i quali vengono organizzati laboratori o attività pensate per far conoscere loro tradizioni locali.
Nei mesi invernali è possibile “visitare” Rareche nel Palazzo della Cultura (ex Convento dei Domenicani) mentre nei mesi estivi si svolge in Piazza Vittorio Emanuele.

Locali e vita notturna a Vallo della Lucania

Vallo è anche movida o, semplicemente, il centro più vicino in cui trovare locali per fare un aperitivo tra amici, trascorrere una serata in pizzeria o assaporare le specialità della cucina giapponese. Da diversi anni, ormai, oltre alle pizzerie (Old Ranch, Pronto PizzaEvo, Da Zero, Armonia) e ai ristoranti (Il Sinodo, Amo VDL Pizza&Cucina, Koi Bistrot e ‘U Parlatorio a Massa) la cittadina ha aperto anche all’esplorazione delle specialità nipponiche da Non Solo Pane e al Lab54. Il Draft, invece, è “specializzato” nella preparazione di panini (anche gourmet).
Storie di Pane ha dato il via a un’offerta enogastronomica ampia che è difficile limitare alla definizione di forno, ristorante o tavola calda.

Serata musicale_Golden Cafè

Fonte: pagina Facebook Golden Caffè

Nella cittadina, dopo la chiusura della discoteca Soraya, diversi bar – soprattutto il sabato sera e in estate – organizzano serate musicali come, ad esempio, il Golden Cafè o il Nono Concept Bar.

Vallo della Lucania e le sue frazioni

Il Comune di Vallo della Lucania comprende 3 frazioni: Angellara, Massa e Pattano.
Sono tutte ubicate a pochi chilometri di distanza dal capoluogo. La frazione Pattano, in particolare, presenta un’interessante struttura storico-artistica: la Badia di Santa Maria conosciuta in particolare per la Chiesa di San Filadelfo.

Angellara

Angellara

Fonte: Gruppo Facebook  “Sei di Angellara se…”

Frazione di Vallo della Lucania dal 1911, è molto conosciuta per la festa in onore di Sant’Antonio (13 giugno) nonostante la protettrice sia Santa Veneranda.
Spesso in occasione della festa del Santo, il paesino ha ospitato importanti nomi della musica italiana dagli anni ’60 ai ’90.

Massa

Massa di Vallo della Lucania

Fonte: Gruppo Facebook  “Sei di Massa se…”

Si tratta di un borgo molto suggestivo che, come le altre stazioni, dista una manciata di chilometri dal capoluogo. Proseguendo lungo la cosiddetta “Variante” di Vallo ci si immette nel paesino.
La Chiesa di Santa Maria Vittoria e il Convento dei Padri Cappuccini meritano una visita per il patrimonio che custodiscono.

Pattano

Poco distante da Vallo della Lucania, Pattano è un piccolo complesso che sorge 166 mt sul livello del mare.
La Badia di San Filadelfo è un gioiellino poco distante dal centro abitato di Pattano e vicino circa 2 chilometri da Vallo della Lucania. Spesso sconosciuto ai turisti (e a volte agli stessi cilentani) merita maggiore visibilità.
Da diversi anni a Pattano si organizza con successo una sagra legata al cibo di strada: Strasapori.

Pattano e la Badia Santa Maria

Particolare volto S.Filadelfo_Badia Pattano
La Badia di Santa Maria è una testimonianza della presenza dei monaci greco-orientali nel Cilento, fra le più antiche e meglio conservate. Il complesso è costituito dalla Chiesa di Santa Maria, dal campanile, da alcuni edifici conventuali e dalla Cappella di San Filadelfo che ancora conserva affreschi bizantini di straordinario interesse. Qui fu ritrovata anche la statua lignea di S. Filadelfo, dal caratteristico volto allungato, esposta nel Museo Diocesano a Vallo della Lucania.
Di grande valore anche gli affreschi risalenti alla fine del X secolo. Essi raffigurano una teoria di santi e gli affreschi dell’abside che costituiscono una preziosa testimonianza della pittura bizantina in Italia.

Eventi e fiere

Vallo della Lucania è spesso sede di convegni ed eventi. A causa della sua centralità rispetto ai paesi limitrofi e grazie anche ai teatri e al Palazzo della Cultura che possono ospitare tante persone.
Per diversi anni, prima del Covid, le “Fiere di Vallo” a Pattano hanno ospitato iniziative inerenti i settori del business, della cultura, della moda e del tempo libero. Il complesso, con i suoi 40.000 mq totali, infatti, è stato la location in cui si sono svolti eventi come Sposissima, la Biennale delle Tecnologie Lattiero Casearie, Campus Estivi e Fiere Campionarie.

Processione San Pantaleone_Vallo della Lucania

Fonte: pagina Facebook Comitato Festa San Pantaleone

Di grande importanza anche la festa dedicata a San Pantaleone che si svolge il 27 luglio. Oltre alla processione per le strade del paese, in questa occasione sono tanti i curiosi che si accalcano nel centro cilentano per ammirare gli spettacoli pirotecnici che si svolgono alla fine della processione e in tarda serata. Negli anni che hanno preceduto Covid, inoltre, i festeggiamenti in onore del Santo si concludevano con concerti di artisti noti nel panorama musicale italiano.

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