10 cose da fare e vedere nel Parco del Cilento quando piove o è nuvoloso

Sappiamo cosa fare nel Cilento quando c’è il Sole poiché i territorio si presta molto al turismo estivo, ma ci sono molte cose da fare nel Parco del Cilento quando piove o è nuvoloso.

Quando piove cerchiamo dei posti al chiuso dove poter trascorrere del tempo piacevole, magari dei musei o posti che parlino del territorio. Quando invece il tempo è semplicemente nuvoloso possiamo anche fare delle attività all’aperto, forse è anche più piacevole che farle sotto al sole cocente dell’estate cilentana.

Ecco allora una lista di 10 cose da vedere nel Parco del Cilento con tempo nuvoloso o pioggia.

1 – La Certosa di Padula

Uno dei posti da vedere assolutamente, con bel tempo o meno è la Certosa di San Lorenzo, conosciuta come Certosa di Padula. L’imponente struttura del Vallo di Diano con gli oltre 51.000 metri quadrati rappresenta la più grande Certosa d’Italia e tra le più grandi d’Europa. Nel 1998 è stata dichiarata patrimonio dell’UNESCO e all’interno ospita il museo Archeologico della Lucania Occidentale.

Leggete l’articolo sulla Certosa di Padula > La certosa di San Lorenzo,

2 – Musea, il museo Vivo del Mare di Pioppi e della Dieta mediterranea

Musea è il Museo Vivo del Mare di Pioppi. Ad ospitare il museo il meraviglioso palazzo Vinciprova al centro di Pioppi e a due passi dal mare. Il Museo ospita una ricca varietà di specie del mar Mediterraneo. Al piano superiore, da qualche anno, è presente il Museo della Dieta Mediterranea, dieta nata a Pioppi grazie a Ancel Keys.

Per chi volesse sapere di più sul piccolo borgo marino cilentano > Pioppi

3 – Il museo Paleontologico di Magliano Vetere

Non tutti sanno che nel Cilento è possibile ammirare i Dinosauri. A Magliano Vetere, infatti, è stato allestito il museo Paleontologico con ben 4 sezioni dove vengono sviluppate le tematiche scientifiche di interesse paleontologico. All’interno del museo è presente anche una sala dove è stato ricostruito il paleo-ambiente del Cretacico. Ma qui troviamo anche 3 laboratori e 2 aree didattiche. Il museo è stato realizzato a Magliano perché qui è presente un sito fossilifero a piante del Cretacico.

Vi consiglio di visitarlo!

4 – Antiquarium di Palinuro

Anche Palinuro ha un suo Museo, L’Antiquarium. Posto sullo strapiombo a due passi dalla spiaggia Ficocella qui troviamo tantissimi reperti archeologici, a partire dalla Magna Grecia, rinvenuti a Palinuro dal 1948.

5 – Museo della Civiltà contadina di Moio della Civitella

Il museo della Civiltà contadina di Moio della Civitella è una rassegna completa di quella che erano le attività rurali del territorio ed è un ottimo posto da visitare quando piove nel Cilento. Qui è possibile vedere utensili e macchine più complesse, come le macine a pietra. Il museo ospita numerose sale con diverse sezioni: troviamo quella domestica, tessile, olivicola, cerealicola, vinicola e quella storico-religiosa.
A Moio della Civitella, inoltre, è presente anche un sito archeologico poco conosciuto ma molto affascinate, il Parco della Civitella, posto in cima al centro abitato. Per leggere degli scavi della Civitella > il Parco Archeologico della Civitella.

6 – Museo Diocesano San Pietro di Teggiano

Nel Cilento è molto sentita la tradizione cristiana, sono molti i santuari; il culto mariano è molto forte e a Teggiano è presente il Museo Diocesano di San Pietro. Quando piove nel Cilento possiamo andare nel museo diocesano di Teggiano poiché è allestito in un antico tempio romano trasformato in chiesa parrocchiale. Il passaggio a museo avvenne nel lontano 1857 per volere dell’abbate Antonio Galliani.

Dal 2018 le sedi museali sono addirittura 3, quella già citata del Museo Diocesano San Pietro di Teggiano, poi abbiamo il Museo Diocesano Lapidario Dianese sempre a Teggiano ma al Complesso architettonico di San Michele. A Policastro Bussentino, infine, dove un tempo era presente la confraternita dell’Assunta, troviamo il Museo Diocesano di Policastro.

7 – Grotte di Pertosa-Auletta

Uno dei posti più suggestivi del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni sono le Grotte di Pertosa e Auletta. Le grotte le troviamo precisamente nel massiccio dei Monti Alburni, tra il Vallo di Diano e gli Alburni.

Le Grotte di Pertosa e Auletta presentano due peculiarità: sono le uniche grotte in Italia dove è possibile navigare un fiume sotterraneo, il fiume Negro e sono le uniche grotte in Europa a conservare i resti di un villaggio palafitticolo risalente al II millennio a.C

Ad inizio 2020 qui è avvenuto un miracolo della natura, dopo 20.000 anni una stalattite e una stalagmite si sono congiunte creando un bacio nella roccia, il Bacio delle Grotte di Pertosa-Auletta.

8 – Museo Etnografico di Morigerati

Un altro posto da visitare nel Cilento quando piove è situato all’interno dell’ex Convento di Sant’Anna di Morigerati. Qui troviamo il Museo Etnografico, una testimonianza dell’artigianato locale e della realtà contadina. Il Museo è nato nel 1976 come Silvo-Pastorale della civiltà contadina grazie all’opera delle sorelle Florenzano. All’interno del museo è presente una vera e propria collezione di oggetti, utensili e manufatti che testimoniano la vita che è stata degli artigiani e dei contadini locali.

Sempre a Morigerati è possibile visitare l’Oasi Wwf Grotte del Bussento.

9 – Museo del Suolo di Pertosa

Quando piove nel Cilento, più precisamente a Pertosa, troviamo un altro luogo molto affascinante, il Museo del Suolo di Pertosa della fondazione Mida. Il museo parla dei diversi strati della terra, dell’aria e dell’acqua, la formazione dei suoli, il rapporto con gli ecosistemi, le comunità viventi e i paesaggi.

Il Museo del Suolo prevede 1.500 mq di esposizione coperta con percorsi esterni connessi alle attività del museo.

Un posto che vale la pena visitare!

10 – Il Parco Archeologico di Paestum e gli Scavi di Velia

Quando la giornata è nuvolosa, ma non piove nel Cilento, è possibile visitare anche i parchi archeologici del Cilento. Uno di questi è il Parco Archeolgico di Paestum e Velia rappresenta una delle più antiche testimonianze della Magna Grecia in Italia. In realtà si tratta di due parchi unificati, quello di Velia, ad Ascea e quello di Paestum, nel comune di Capaccio. A Elea, dove oggi troviamo gli Scavi di Velia, situata nel comune di Ascea, è nata la scuola eleatica. Qui, infatti, sono nati e hanno vissuto, Parmenide e il suo discepolo Zenone noto per il paradosso di Achille e la Tartaruga. Velia è famosa anche perché qui è stato rinvenuto il primo arco a tutto sesto costruito in Italia, la rinomata Porta Rosa.

Più conosciuto, invece, il Parco Archeologico di Paestum, grazie ai suoi Templi, tra i meglio conservati dell’antica Grecia. Dal  2020, gli Scavi di Velia, insieme agli Scavi di Paestum sono confluiti nel Parco Archeologico di Paestum e Velia. Per visitarli è necessario acquistare il biglietto unico che da la possibilità di visitare entrambi i parchi Archeologici.

Visitare il Parco Archeologico di Velia come quello di Paestum si impiega un paio d’ore, e ne vale assolutamente la pena.

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Biagio Cafaro

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